Così i marinai di Cristoforo Colombo importarono in Spagna la “malattia della vergogna” di Andrea Cionci
A Roma la mostra dedicata alla «sifilide» che nel passato fu una vera tragedia sanitaria. Per curarla, molti mettevano rane o galli sulle piaghe. Il «paziente zero» era un sovrano
Per circa quattro secoli e mezzo è stata un terribile flagello, nota alternativamente come mal serpentino, mal francioso, mal tedesco o vaiolo spagnolo.
Si tratta della sifilide, cui è dedicata la mostra «La malattia della vergogna» presso il Museo dell’Alto Medioevo (Museo delle Civiltà) a Roma (fino al 30 giugno) che raccoglie reperti di storia della medicina, documenti, quadri e ricostruzioni che aprono coraggiosamente uno squarcio su un’immane tragedia sanitaria e sociale.